Wednesday, August 16, 2006

Serata tra amici a Villafranca




Il risultato della mia prima tappa è stato a dir poco disastroso, ho già 2 calli e un'infiammazione ai legamenti del polpaccio che mi porterò fino a Santiago. Ho preso la decisione di mollare almeno 3 chili del mio zaino. Intanto ho scoperto che almeno le medicine che mi sono portato servono.

18,30
Sono stato zitto tutto il pomeriggio, chiuso nel mio dolore fisico, ma intanto ho fatto tutto quello che potevo fare: bucato, preghiere, rimettere a posto lo zaino. Non ho nulla da mangiare per cena perchè è domenica.

21,30
Ho cenato con un gelato comprato al bar del paese di ritorno dalla messa. Tra gli oggetti a cui dovrò rinunciare ci sarà anche la bibbia, mi dispiace, ma ho anche il libricino del vangelo e l'enciclica del papa che proverò a leggere.

22,00
Non ci posso credere, ero seduto all'ingresso dell'ostello con il morale un pò basso e un italiano, Mattia, mi offre un piatto di pasta all'amatriciana. Mangiamo in tre, con noi c'è un altro italiano, Francesco, di Roma come me e sta finendo architettura, Mattia è di Genova, ma risiede a Pisa per gli studi in scienze naturali. Per me è il massimo. Come manna dal cielo. In un batter d'occhio ho ritrovato morale, un bel pò di compagnia e una cena succulenta (in verità la pasta è scotta, ma mi sembra buonissima).
Motto della giornata: lo stato di grazia puo' semplicemente trascendere la sensazione di invulnerabilità nei riguardi delle difficoltà.

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